Pregare il Rosario “in community” ai tempi del coronavirus…
La grande festa per l’Annuncio dell’Incarnazione del Salvatore, portato dall’Arcangelo Gabriele a Maria, ci mette di fronte a una sorta di trasmissione del messaggio della salvezza che è stato capace di collegare mondi distanti, come cielo e terra, universi paralleli, come la realtà di Dio e degli Angeli con quello della nostra vita quotidiana.
In questo tempo di sofferenza e prova, si aprono però anche piccole luci e, se certo oggi celebriamo l’Arcangelo Gabriele messaggero dell’annuncio di Dio a Maria, forse possiamo anche noi, nel nostro piccolo, essere in grado di portare l’annuncio del Vangelo e condividerlo oltre le nostre case, dove dobbiamo ragionevolmente stare ancora per qualche settimana…
Ecco allora che la fantasia dei più giovani, cresciuti mentalmente con i nuovi strumenti di comunicazione, trova modi nuovi per superare barriere di spazio e luogo, come potete leggere qui.
Forse ci inizia a mancare la possibilità di ritrovarci in chiesa, frequantare amici e gruppi, ma perchè non provare anche noi a sfruttare questo per percorrere modi e tempi di condivisione di preghiera, che prima non avevamo e certamente, tornati alla vita “normale”, sarà difficile riavere?
Quali preghiere possono essere fattte “in community”, cioè in comunione attraverso l’utilizzo di strumenti di comunicazione, che mettano in collegamento, video e audio, i diversi partecipanti dalle loro case? Certamente quella che meglio si presta è la preghiera del Rosario, la preghiera della famiglia riunita, la preghiera per grandi e piccoli insieme, per principianti e fedeli di lungo corso…
Perche non provare a usare i mezzi che ormai ci sono diventati familiari, come whatsapp, facebook o skype, per fare dei piccoli gruppi di preghiera?
Poco tempo, quello di una decina del rosario, o lodevolmente tutto il Rosario, con parenti o vicini di casa che vorremmo come idealmente invitare a casa nostra… non possiamo farlo fisicamente, facciamolo allora in rete!
E magari i gruppi si consolidano, cresce la comunione, senza escludere che si possa arrivare ad un Rosario parrocchiale, con tutti i parrocchiani che lo desiderino collegati insieme…
Chi volesse raccogliere quest’idea, mi scriva una mail o mi chiami personalmente in privato e volentieri ne parliamo insieme…