“Non tutti sanno che…”

Perchè Sant’Antonio di Padova è raffigurato con Gesù Bambino in braccio?

Perchè così lo vide uno suo amico e devoto, nella sua cella nel convento di Camposampiero, vicino Padova, dove era di casa fino all’8 maggio scorso anche Padre Marco Tasca, il nostro nuovo Arcivescovo, che farà il suo ingresso a Genova il prossimo 11 luglio.

Come andarono le cose?

Poco prima di morire Antonio ottiene di ritirarsi in preghiera a Camposampiero, vicino a Padova, nel luogo che il signore del luogo, il conte Tiso, aveva affidato ai francescani, nei pressi del suo castello.

Camminando nel bosco, Antonio nota un maestoso noce e gli viene l’idea di farsi costruire tra i rami dell’albero una specie di celletta. Tiso gliela allestisce. Il Santo passa così in quel rifugio le sue giornate di contemplazione, rientrando nell’eremo solo la notte.

Una sera, il conte si reca nella stanzetta dell’amico, quando, dall’uscio socchiuso, vede sprigionarsi un intenso splendore. Temendo un incendio, spinge la porta e resta immobile davanti alla scena prodigiosa: Antonio stringe fra le braccia Gesù Bambino. Quando si riscuote dall’estasi e vede Tiso commosso, il Santo lo prega di non parlare con nessuno dell’apparizione celeste. Solo dopo la morte del Santo il conte racconterà quello che aveva visto.

Ecco qui un breve video sui luoghi e i fatti di Camposampiero, raccontati amabilmente da parte di un frate francescano di oggi…

https://www.youtube.com/watch?v=K53eerZAk8I